Da Pitti Uomo e da Firenze arrivano segnali più che positivi per la moda internazionale

A poche ore dalla conclusione del salone i dati sull’affluenza finale hanno rilevato i compratori esteri in aumento rispetto al gennaio 2023 del 4% circa in termini di persone e di quasi il 6% in termini di punti vendita. Il dato italiano è invece in leggero calo, circostanza ampiamente prevista considerati i rallentamenti del nostro mercato interno, registrati soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi. “Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024 ebbene da Pitti Uomo n. 105 sono arrivati messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze abbiamo registrato una diffusa, grande energia -afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine- e insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati”.
I primi venti paesi in ordine di affluenza (persone) sono: Germania, Olanda, Regno Unito, Turchia, Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia, Cina, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Polonia, Canada, Danimarca. Tutti i principali mercati esteri risultano in crescita -con performance a doppia cifra per Germania, Francia, Stati Uniti, Belgio– e da segnalare soprattutto il costante recupero dei principali mercati asiatici: Cina Continentale e Cina Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Singapore e altri emergenti.
Tra gli eventi si rilevano, le sfilate dei Guest Designer Magliano e SS Daley, il designer showcase di Todd Snyder, il debutto assoluto di Achilles Ion Gabriel, la speciale installazione immersiva che ha celebrato Guess Jeans al Teatro del Maggio, il lancio della collaborazione di Tod’s e Automobili Lamborghini– assieme ai numerosi progetti speciali e partecipazioni internazionali in Fortezza, tra i quali NEUDEUTSCH curato da Julian Daynov che ha acceso i riflettori sulla nuova scena creativa dalla Germania, e l’installazione e il libro Velvet Mi Amor che Stefano e Corinna Chiassai hanno dedicato al velluto.

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