I chimici del cuoio a confronto con il congresso Aicc sulle nuove sfide e prospettive del comparto

Dal distretto conciario di Solofra i chimici del cuoio alzano il livello di sostenibilità della filiera presentando nuove tecniche che incalzano il valore della pelle impiegata nella moda e in vari settori. L’intesa è emersa durante il summit dell’associazione italiana chimici del cuoio (Aicc) che ha unito industriali ed esperti del settore di Solofra, ma anche dei distretti conciari di Santa Croce sull’Arno e Arzignano. Un passo importante è la presenza dei chimici del cuoio nelle commissioni ambientale internazionale e della sostenibilità per esaltare l’eleganza, valore della pelle e fascino.

«Questo momento di confronto per il settore conciario -afferma la presidente Aicc, Franca Nuti- apre prospettive sulla sostenibilità e su tutte le normative europee che toccano il settore. Soprattutto si gettano le basi su come prepararci per cogliere dall’aspetto negativo delle opportunità per la filiera». È inoltre intenzione «diffondere la cultura del settore concia -spiega il socio onorario Aicc, Biagio Siani- il settore è vivo e mostra interesse». Per il distretto di Solofra «si tratta di renderlo sempre più sostenibile -riprende il vice presidente Codeso Giovanni D’Onofrio- e di crescere con uno spirito di coesione per le sfide future».

A sostegno del comparto industriale di Solofra si è mostrato anche il governo cittadino. Supporto anche dalla stazione sperimentale pelli con il direttore Edoardo Imperiale per la ricerca e formazione di tecniche innovative. Impegno sottolineato anche dal consigliere Aicc Campania Gaetano Maffei e il segretario Renato Bartoli.

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