Scarti dei lavori in pelle il distretto conciario di Solofra lancia il progetto che darà vita alla nuova frontiera per il panorama moda e per altri settori

Il distretto industriale di Solofra punta a trasformare i sottoprodotti della lavorazione conciaria in risorse innovative. Il progetto «Smart Cycle From tannery scraps to sustainable innovations» è stato presentato a Lineapelle. Sei sono le proposte di ricerca dirette a cambiare la prospettiva delle aziende della filiera incoraggiandole a esplorare risorse e prodotti inediti, reinterpretati e ricontestualizzati, per stimolare nuove idee e possibilità per l’industria. L’obiettivo è di rafforzare il territorio solofrano e soprattutto creare nuove opportunità dal calibro innovativo destinati a rivoluzionare il panorama fashion e del design. Il progetto sviluppato da D-house in collaborazione con l’Officina Chimica in Movimento con il designer Vito Colacurcio e il polo conciario di Solofra mira a lanciare una filiera sostenibile «sia perché i prodotti che vengono smaltiti che sono oggi un costo prendono nuova vita da essere in grado di rivoluzionare la tecnica e ridurre l’impatto ambientale -commenta Giovanni D’Onofrio, Ceo de L’Officina Chimica- e sia perché è un passo verso il futuro dell’innovazione sperimentale del mondo pelle».

Nelle novità tecniche rientra l’utilizzo delle polveri di scarto delle lavorazioni di rasatura della pelle per infinite applicazioni estetiche, trasformazione e valorizzazione di sottoprodotti della lavorazione della pelle e loro impiego nella produzione di nuove generazioni di materiali ad elevato valore aggiunto. Un processo circolare che rivoluziona il concetto di ri-uso dove creatività, tecnologia e sostenibilità si uniscono per dar vita alla nuova frontiera. «Il progetto rappresenta l’inizio -afferma Loreto di Rienzo, director e founder di D-house- di un percorso di collaborazione e innovazione per un distretto storico della pelletteria italiana». Sono infinite le possibilità di recupero e riuso degli scarti che trattati portano a un materiale rigenerato in pelle. Un processo circolare che non si esaurisce ma riproduce da materiale di risulta a riciclato, versatile, pronto per infiniti usi nel campo della moda e in altri settori industriali.

Tra le aziende che già hanno aderito ci sono: Carisma Leather, Effegi, Dl Leather, Conceria Vignola e Deviconcia, Dmd Solofra, Freccia Rossa, Vignola Nobile, Sure Skins. E sono 25 gli studenti del London College of Fashion che dai ritagli di pelle hanno realizzato mini-borse.  

Condividi...

Hai domande o cerchi informazioni?

Scrivici e otterrai tutte le informazioni di cui hai bisogno

Contattaci